Le feci si distinguono per consistenza e colore.
Le feci normali devono essere cilindriformi (vedi tipo 3 e 4), di colore marrone mogano, lucide, galleggianti e senza odore.
Se la vostra cacca si discosta da quella appena descritta potrebbero esserci problemi di malassorbimento, un’ alterazione della funzione epatica, pancreatica o della colecisti.
Di seguito esposta la scala di Bristol dove vengono elencati sette tipi di feci:
La consistenza delle feci dipende da quanta acqua viene riassorbita dal nostro intestino prima di defecare. E questo dipende anche dal tempo in cui le nostre feci rimangono nell’ intestino crasso. Più tempo rimangono nel colon, più acqua viene riassorbita dall’intestino e più dura sarà la cacca (vedi tipo 1 e 2 in figura). Viceversa per la diarrea.(Tipo 5,6,7).
Il tipo 3 e 4 rappresenta la cacca ideale.
Se le feci sono omogenee ma liquide (tipo 7), vuol dire che la mucosa non riassorbe.
Se le feci contengono pezzi, vuol dire che il cibo non è stato ben degradato perché poco masticato;
Se le feci si attaccano al water siamo in presenza di steatorrea, cioè vi è una quantità consistente di grassi che non viene digerita e pertanto eliminata con le feci. Questo ci indica che la funzione della colecisti e/o del pancreas (deputati alla digestione dei grassi) non è ottimale! Potremmo aver bisogno di integrare con enzimi digestivi.
Se le feci sono caprine (Tipo 1), esse ci indicano un’ eccessivo riassorbimento dei liquidi presenti nella massa fecale il che può essere indice di una difficoltà epatica. Ricordiamoci infatti che il fegato, tra le sue mille funzioni, stimola anche la peristalsi intestinale. Pertanto la stitichezza è sintomo di un intestino pigro che consente alle feci di rimanere a lungo nell’intestino favorendo pertanto un eccessivo riassorbimento di liquidi da parte della mucosa intestinale.
Se il volume delle feci è esagerato rispetto al cibo ingerito, potrebbe trattarsi di un disturbo del pancreas.
Se la cacca è fetida vuol dire che ci sono dei processi putrefattivi che interessano i nutrienti sfuggiti all'assorbimento intestinale. Questi nutrienti vengono infatti intercettati dai batteri del colon, e subiscono poi complesse reazioni che producono sostanze tossiche.
In tal caso si può verificare se ci sono delle intolleranze alimentari.
Anche il colore è legato alla funzionalità di fegato pancreas e colecisti:
Se le feci sono di colore BIANCO vuol dire che la colecisti non è normosecernente. E’ possibile che i dotti biliari siano bloccati e per questo i pigmenti del sangue non arrivano alle feci. In tal caso contattare subito il medico.
Se le feci sono VERDI vuol dire che sono meteoriche;
Se sono GIALLE denotano un’insufficienza di succhi pancreatici o biliari.
Se sono ROSSE molto probabilmente siamo in presenza di qualche emorroide;
Se sono NERE vuol dire che c’è presenza di sangue non vivo e che per questo possono esserci delle lesioni nella parte alte dell’intestino. In tal caso contatta subito il medico.
Da un punto di vista psicologico i problemi afferenti all'intestino crasso sono legati ad una paura del giudizio
Nota di approfondimento:
Il fegato svolge quotidianamente più di 500 compiti, tra cui molti sono indispensabili per le nostre funzioni vitali e hanno a che fare con l’apparato digerente.
Se il fegato non funziona sono compromesse attività molto importanti per la digestione e l’assimilazione del cibo.
Ecco alcune delle cose che fa il fegato per permettere una buona digestione:
- secerne bile e bicarbonato nel duodeno: il bicarbonato neutralizza gli acidi dello stomaco e la bile permette la digestione e l’assorbimento dei grassi alimentari attraverso la loro emulsione.
- Stimola i movimenti peristaltici dell’intestino.
- Svolge processi metabolici che agevolano l’assorbimento delle sostanze digerite.
- Svolge un’attività detossificante, con la trasformazione ed eliminazione di sostanze che possono essere nocive.
Nessun commento:
Posta un commento